I requisiti professionali degli amministratori di condominio
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- Pubblicato: Mercoledì, 12 Luglio 2023 15:54
I requisiti professionali degli amministratori di condominio *
La mancanza dell’attestato di superamento dell’esame prescritto dal d.m. 140/2014, determina la revocabilità dell’amministratore, considerata l’importanza sociale che l’attività di amministratore di condominio riveste.
Il legislatore del 2012 ha introdotto, nelle disposizioni di attuazione del codice civile, l’art. 71 bis che ha sancito che possono svolgere l’attività di amministratore di condominio coloro che siano in possesso di alcuni precisi requisiti di onorabilità e di professionalità, tra cui l’aver frequentato un corso di formazione iniziale e, in seguito, un corso di aggiornamento a cadenza annuale. Il d. l. n. 145 del 23 dicembre 2013, convertito con legge 21 febbraio 2014, n. 9, ha stabilito che, con decreto ministeriale del Ministero della Giustizia, sarebbero stati prescritti i criteri per la formazione de qua. Il d. m. 13 agosto 2014, n. 140, ha provveduto disponendo le materie e le ore di insegnamento, oltre alle qualità che i formatori e i responsabili scientifici debbono possedere. Non avendo il legislatore previsto le sanzioni e le conseguenze che derivano dall’omissione di questo categorico obbligo normativo di aggiornamento, la giurisprudenza e la dottrina sono chiamate a riempire il vuoto legislativo.
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Il compito degli amministratori di condominio è quello di gestire problemi che toccano i beni e la vita quotidiana delle persone che abitano nel condominio. Un buon amministratore deve instaurare con i condomini un rapporto diretto e di fiducia, attraverso l'ascolto e la capacità di operare in modo tempestivo nei loro interessi.